FIRENZE – Compie 40 anni Musica dei Popoli, la prima rassegna internazionale di musica etnica e folklorica in Italia nonché uno dei primi festival etno-musicali nel mondo.
Da stasera al 28 novembre all’Auditorium Flog la 44/a edizione porta sul palco grandi nomi della world music, con 9 appuntamenti in cartellone. Tra i grandi nomi la regina della musica africana Fatoumata Diawara, chitarrista, compositrice e attrice maliana che riprente il tour dell’ultimo album Fenfo, dopo una pausa dall’attività live per maternità (28 novembre), il blues del deserto dei Tinawaren, esportatori in tutto il mondo della cultura e della musica touareg, che a Firenze presentano il nuovo disco Amadjar, con brani registrati sotto le stelle del deserto senza cuffie né effetti (sabato 9 novembre).
Torna a Firenze anche la Sun Ra Arkestra, protagonista nel 1986 di un memorabile concerto proprio nel cartellone di Musica dei Popoli: a dirigere la superband c’è il braccio destro di San Ra, Marshall Allen, e nell’Arkestra siedono ancora diversi dei collaboratori storici del pianista (25 ottobre).
Il primo appuntamento invece stasera alle 21.00 con il concerto di Enzo Avitabile insieme ai Bottari di Portico: sul palco botti, tini, falci, strumenti atipici, per una sorta di trance “folk”. Una proposta innovativa in cui Avitabile fonde il suo suono con la tradizione di questi percussionisti, le cui origini risalgono al XIII Sec.
Tra gli altri concerti in programma venerdì 11 ottobre, L’Orchestra dei Braccianti, 18 elementi provenienti da Italia, Francia, Gambia, Ghana, Nigeria, Libia, Tunisia, India e Stati Uniti, tra cui giovani che hanno vissuto il dramma della migrazione e che oggi vivono nei ghetti o nelle campagne. Il giorno successivo sul palco della Flog con la sua band soul J.P.Bimeni, scappato dal Burundi e stabilitosi poi a Londra, dove ha avviato la carriera musicale.
Giovedì 17 ottobre il concerto gli ambasciatori della musica folk e Sufi del Rajasthan: i Barmer Boys, mentre sabato 26 ottobre è la notte dedicata ad Ethiopiques, con il leggendario Girma Bèyènè , che 25 anni di silenzio ha accettato l’invito del gruppo francese Akalé Wubé a tornare ad esibirsi. Da Ulan Bator, capitale della Mongolia, venerdì 1 novembre arrivano gli Egschiglen, artefici di un sound che coniuga tradizione ad elementi innovativi e infine giovedì 14 novembre è il turno del poliedrico Bilal.
>> Ascolta l’intervista a Enrico Romero, in onda per News Box <<
Info su www.musicadeipopoli.com