FIRENZE – C’è anche il ministero della Difesa tra le parti civile costituitesi al processo aperto a Firenze a carico dell’ex carabiniere Pietro Costa, uno dei due militari dell’Arma accusati di violenza sessuale nei confronti di due studentesse americane nella notte tra il 6 e il 7 settembre 2017.
Il motivo, si spiega, è la “lesione clamorosa dell’immagine dell’Arma dei carabinieri e del ministero” a seguito della vicenda. Tre le altre parti civili, oltre alla presunta vittima di violenza, anche il Comune di Firenze.
Il processo, hanno disposto oggi i giudici del Tribunale su richiesta del legale delle vittime, celebrerà le prossime udienza porte chiuse. Respinta invece a richiesta dei difensori dell’ex militare di sentire in aula le due giovani americane, poiché già ascoltate in incidente probatorio, e respinta anche la richiesta di ascoltare come testimone un consulente che avrebbe dovuto effettuare una analisi ‘vittimologica’ della giovane americana.
L’imputato, presente oggi in aula, non ha rilasciato dichiarazioni.
L’altro ex carabiniere coinvolto nella vicenda, l’appuntato Marco Camuffo, è stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione con rito abbreviato l’11 ottobre 2018.