FIRENZE – “Mi candido a un secondo mandato” alla guida degli Uffizi. Lo ha detto Eike Schmidt, attuale direttore del museo fiorentino, che 1 novembre avrebbe dovuto assumere l’incarico di direttore al Kunsthistorische Museum di Vienna.
“Rimango perché ho dei progetti da concludere”, avrebbe affermato il direttore davanti ai cronisti oggi pomeriggio, confermando di fatto – senza affermarlo esplicitamente – che a sbloccare a cosa è stato il ritorno di Dario Franceschini al Ministero dei beni culturali.
Dal canto il ministro mette le mani avanti: “Serve chiarezza, non voglio problemi con l’Austria”, afferma tramite una nota divulgata dal Ministero. “All’inizio di questo mio nuovo mandato – prosegue Franceschini – il direttore mi ha invece comunicato la sua disponibilità a restare alla guida degli Uffizi per altri 4 anni. Gli ho risposto che per prendere in esame la sua riconferma, consentita dalla legge, avrei avuto necessità di sapere che questa decisione non avrebbe creato alcun problema con l’Austria e il governo austriaco. Sono in attesa di avere da lui piena chiarezza su questo”.
“Sono stato a Vienna la scorsa settimana e ho annunciato al Kunstistorisches la mia volontà di rinunciare alla direzione“, ha precisato Schmidt. “Non c’è stata nessuna telefonata con il ministro: ho solo comunicato questa mia volontà alla attuale direttrice del museo. Adesso si tratta di trovare una data per incontrare ufficialmente il ministro e formalizzare questa mia rinuncia”. “Tengo a dire – ha aggiunto – che non lascio certo il Kunst senza paracadute: ho già preventivamente provveduto alla programmazione delle mostre per tutto il 2020”.
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