FIRENZE – “Domani troverò l’occasione per essere in piazza, poi parteciperò alla manifestazione di UniCoop Firenze. Su una battaglia così importante c’è bisogno del contributo di tutti”. Non appare intenzionato a rinunciare a partecipare domani allo “sciopero del clima” il sindaco di Firenze Dario Nardella, a dispetto della “bacchettata” arrivata da Fridays fof future Firenze, che l’ha invitato a “starsene in ufficio a lavorare” a quelle misure in favore all’ambiente che finora no ha attuato.
“Spero che non vi sia nessun tipo di discriminazione verso chi vuole lavorare per l’ambiente” ha detti, aggiungendo: “C’è bisogno di tutte le energie: se cominciamo a mettere alla porta chi vuole dare una mano rischiamo di essere meno efficaci”. Nardella ha poi nuovamente rivendicato quanto fatto: Firenze è la prima città italiana per la mobilità elettrica, abbiamo fatto i più importanti investimenti pubblici sul trasporto urbano, un lavoro di ripulitura dell’Arno negli ultimi 10 anni straordinario, e abbiamo fatto l’operazione di piantumazione di alberi più significativa tra tutte le grandi città italiane”.
A strettissimo giro è arrivata, con una nota, la replica del movimento Fridays for future fiorentino, che bolla quelle del sindaco come “parole vuote più tossiche dei gas serra”, e sceglie di rispondere al sindaco con alcune domande retoriche: “Sono inclusive politiche ed opere inutili che aggravano la crisi climatica? È stato il dialogo con i cittadini il presupposto ai progetti come inceneritore, TAV ed aeroporto?“.
“Fino ad ora le sue misure, come quelle degli altri decisori politici locali, sono state insufficienti” conclude la nota, che rinnova il consiglio a Nardella e “a tutti i politici degli altri partiti” a “stare in ufficio per cercare di recuperare”.