FIRENZE – Sempre più acceso il dibattito tra le alternative – restyling del Franchi o nuovo impianto. Dopo il no della direttrice del Mibact al progetto dello studio Archea di Casamonti per il recupero dello stadio di Campo di Marte che prevede la copertura dell’anello e l’abbattimento delle curve, il restyling sembrava archiviato, almeno stando alle parole del sindaco Nardella (“non pare ci siano le condizioni”).
A riaprire uno spiraglio è però il sovrintendente Andrea Pessina che oggi in un’intervista a La Nazione ribadisce di aver bocciato il progetto perché demolendo il 30% delle vecchie strutture “snatura” lo stadio, ma aggiunge subito: “Si possono tranquillamente costruire due curve interne, come in parte era già stato fatto per i Mondiali di Italia ’90. Cercando poi di trovare una soluzione ottimale per sfruttare lo spazio tra le tribune interne e le curve esterne”. Con un invito neppure tanto velato : “A noi hanno presentato solamente il progetto di Casamonti. Anche se so che altri architetti hanno mostrato progetti alla Fiorentina”.
Una via d’uscita che potrebbe servire a disinnescare il conflitto tutto interno alla città metropolitana che si è incendiato: il sindaco di Campi Bisenzio si è inserito nella questione proponendo l’are da 30 ettari a nord di Villa Montalvo, già opzionata a suo tempo dai Della Valle per il centro sportivo (che ora è stato deciso si farà a Bagno a Ripoli): l’area è libera e senza vincoli, basterebbero 180 giorni per le autorizzazioni e 3 anni per i lavori.
“Impossibile” si replica da parte del Comune di Firenze, la zona è lontana dallo svincolo autostradale e dalla ferrovia, e sarà senza tramvia almeno fino al 2023. Mentre il sindaco Nardella – che oggi non vuole commentare le parole di Fossi – rilancia l’ipotesi di “cittadella light” con spostamento parziale e “per step” della Mercafir: “Quattro anni e mezzo al massimo per finire i lavori” ha promesso e giurato, illustrando i punti forti del progetto: la variante urbanistica già approvata, la vicinanza alla città e alle infrastrutture di trasporto, un progetto di massima già pronto.
Non abbastanza per sgombrare le incognite sui tempi e costi per le autorizzazioni e il trasloco del Mercato ortofrutticolo, tali da aver spaventato lo stesso patron viola Rocco Commisso: “5 anni? Troppi per uno stadio” ha detto pochi giorni fa dopo il sopralluogo a Novoli, aggiungendo: “Sui lavori alla Mercafir pensavo si fosse più avanti”