PISA – Primo caso in Italia di ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di induzione al matrimonio, introdotto dalle nuove norme della cosiddetta legge sul “codice rosso”: è successo a Pisa, dove un uomo di nazionalità bosniaca è stato tratto in carcere per aver picchiato, maltrattato e segregato le sue due figlie per impedire di vedere dei fidanzati diversi da quelli prescelti secondo le regole del matrimonio combinato.
Le violenze, che risalirebbero sin dalla minore età per una delle due, non si sarebbero limitate a calci, pugni e pratiche umilianti, come quella del taglio dei capelli, ma spesso consistevano in veri propri periodi di segregazione nelle roulotte, dove le ragazze venivano cibate a pane e acqua. L’uomo così voleva non solo punirle ma impedire che frequentassero i loro fidanzati, diversi dai cugini cui le due erano già state da tempo promesse in matrimonio.
La trattativa era già stata intavolata e c’era già stato un primo passaggio di denaro tra le famiglie: la figlia maggiore, di 21 anni è stata “venduta” per 12 mila euro – il passaggio del denaro è stato anche filmato dalla polizia. L’uomo arrestato avrebbe voluto vendere anche un’altra figlia, di 19 anni, a un altro cugino, non riuscendo però a concludere perché la giovane, dopo essere fuggita con la sorella, non avrebbe più fatto ritorno in famiglia.