FIRENZE – Olio di semi reso simile all’olio extravergine di oliva con l’aggiunta sostanze come clorofilla e betacarotene in Puglia, e immesso in grandi quantità nei circuiti commerciali toscani del settore alimentare per ricavarne un alto profitto illecito.
E’ la frode scoperta dal Nas di Firenze tra Toscana e Puglia che ha portato all’arresto ai domiciliari di due persone a Cerignola (Foggia) e a Montespertoli (Firenze) per riciclaggio e ricettazione di ingenti quantità di olio di semi etichettato fraudolentemente come olio extravergine di oliva; per altre due persone di Impruneta e Castelfiorentino è stato notificato il divieto di esercitare l’attività imprenditoriale per 6 mesi.
Accertato dalle indagini un flusso di 50 tonnellate di olio Evo taroccato, di cui 16 quintali sono stati sequestrati prima che venissero distribuiti, assieme ad un autocarro che ne stava consegnando 5.500 litri ad un’attività di ristorazione.
Nell’inchiesta ci sono altri 10 indagati, tra cui alcuni presunti prestanome che avrebbero contribuito a sviare le indagini permettendo l’uso del marchio di loro società – risultate inesistenti o non più operative – per etichettare l’olio sofisticato.