FIRENZE – Un viaggio alla scoperta degli studi di Leonardo da Vinci sulle piante e il mondo vegetale alla scoperta dell’attualità del pensiero di un genio che aveva intuito il legame tra scienza, arte e natura.
E’ “La botanica di Leonardo“, la mostra curata dal fisico Fritjof Capra, dal neurobiologo Stefano Mancuso e dal patron di Aboca Valentino Mercati, con la collaborazione di Mu.se, e visitabile da domani al 15 dicembre negli spazi dell’ex convento di Santa Maria Novella.
Il percorso espositivo parte dal chiostro dove sono collocati 5 grandi poliedri regolari realizzati sulla base dei disegni di Leonardo (a loro volta ispirati al “De divinia proportione” di Luca Pacioli), quindi si articola nell’ex dormitorio dove un’esposizione multimediale che comprende tavole originali, istallazioni interattive e piante reali e anche 3 fogli originali del notissimo “Codice atlantico”.
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Un allestimento che così ripercorre le intuizioni di Leonardo in un campo, quello della botanica, meno conosciuto al grande pubblico ma in cui il genio di Vinci ha dato un contributo talvolta anche importante – è il caso ad esempio, della scoperta del cosiddetto “accrescimento secondario delle piante”, come ha spiegato Stefano Mancuso. >>> Ascolta
Ma soprattutto quello che i tre curatori che mette in luce la concezione sistemica – “ecologica” ante litteram si potrebbe dire – del pensiero leonardiano, in cui lo studio mondo naturale fa tutt’uno con le riflessioni di fisica, matematica, gli esperimenti alchemici – cui è dedicata una sezione della mostra e l’esposizione dei “forni alchemici” rinvenuti in San Marco – e la loro rappresentazione tramite il disegno e la pittura. “Più che una mostra di capolavori, un viaggio attraverso le idee” ha detto Fritjof Capra. >>> Ascolta
Una visione del rapporto uomo-natura in cui il concetto cardine è “l’uomo senza la natura non è niente” che risulta particolarmente attuale in tempi in cui a sostenibilità ambientale e l’impatto dell’uomo sugli equilibri ecologici e climatici sono diventate questioni di interesse pubblico globale. “Dobbiamo attualizzare questa concezione – ha sottolineato il sindaco Dario Nardella – nei nostri comportamenti quotidiani”. >>> Ascolta