FIRENZE – Saranno pubblicate on line in giornata dall’ufficio scolastico provinciale di Firenze le tanto attese graduatorie definitive di 1° 2° e 3° fascia, e già da lunedì prossimo le scuole potranno iniziare a chiamare gli insegnati destinati alle supplenze dei posti vacanti.
L’annuncio è arrivato durante l’incontro nelle sede dell’ufficio scolastico provinciale con i rappresentati del sindacato di base “Noi scuola” e del gruppo di docenti precari “3 anni per il ruolo”, che stamani hanno organizzato un presidio di protesta contro la situazione di incertezza che vede, anche quest’anno, a poche ore al primo suono della campanella, centinaia di insegnanti non di ruolo – le stime parlano di 2.000 docenti nella provincia di Firenze, 10 mila in tutta la Toscana – in spasmodica attesa di sapere se, come e dove lavoreranno. “Una buona notizia – esulta Valerio Cai di Noi scuola – che si aggiunge all’assicurazione che gli incarichi saranno definitivi, e che si saprà se saranno assegnati fino al 30 giugno o al 31 agosto”.
La protesta è stata organizzata oggi davanti alla sede del Csa Firenze da un gruppo di docenti precari, in particolare quelli della cosiddetta “3a Fascia”, da cui dovrebbero attingere direttamente gli istituti scolastici che hanno necessità di coprire cattedre, materie o attività di sostegno rimasti vacanti – ma anche quest’anno, erano ancora ferme al palo. Tutti gli anni ci ritroviamo nella stessa situazione”spiega Valerio Cai: le scuole aspettano indicazioni dal provveditorato, il provveditorato non le dà, ed è in ritardo nella definizione delle graduatorie, e così succede che il primo giorno di scuola ci si ritrova con centinaia di cattedre vuote”. >>> Ascolta
“Son anni, in alcuni casi decenni, che insegniamo – racconta una docente precaria “storica” – eppure si vive ancora alla giornata, nell’attimo fuggente, in attesa della chiamata, senza neppure sapere sarà una supplenza di una cattedra di ruolo fino a fine agosto o solo fino a fine giugno. Ovviamente ogni volta in un posto diverso, senza alcun riconoscimento di quanto fatto”. Un sistema disorganizzato e poco efficiente: “Sono abilitato a insegnare musica – racconta un altro docente – ma negli ultimi 5 anni l’ho fatto solo una volta, negli altri casi ho accettato un ruolo di sostegno alla prima chiamata, per essere sicuro di lavorare”. “Basterebbe organizzare una convocazione unica in cui si scorrono le graduatorie e si assegnano i posti, come avviene in molte altre province, ma no a Firenze”. >>> Ascolta