FIRENZE – Prime reazioni positive da Regione Toscana e comune di Firenze alla formazione del nuovo governo, con particolare riferimento ad alcuni temi “caldi” che hanno visto maggior attrito con il governo giallo-verde: grandi opere, riforma dei musei, politiche sull’immigrazione.
“Ci sono importanti novità dentro questo governo, a cominciare da Roberto Gualtieri all’Economia che conosco e stimo per la sua competenza e il suo impegno in Europa” il commento del governatore Enrico Rossi: “Anche il cambiamento alle Infrastrutture è una buona notizia: la delega affidata a Paola De Micheli può rappresentare un cambio di passo sulle tante questioni aperte in Toscana”: il riferimento è in particolare Tav, aeroporto di Peretola, Tirrenica e terze corsie autostradali.
Nel nuovo governo non ci sono ministri toscani – fatta eccezione per il fiorentino d’adozione Alfonso Bonafede, confermato Guardiasigillli: è caduta nel vuotola richiesta avanzata dalla giunta toscana nei giorni scorsi. “Ci sono però persone che hanno con la Toscana una relazione, che hanno avuto esperienze in Toscana” fa notare l’assessore alla salute toscana Stefania Saccardi: “Credo che noi potremmo trovare nella squadra di Governo che è stata varata degli interlocutori di qualità che possono essere attenti ai bisogni della nostra Regione”.
Attenzione particolare da parte del presidente del Consiglio regionale toscano Eugenio Giani è invece al tema dell’autonomia: “Proprio stamani ho già mandato una lettera al ministro delle Regioni, Francesco Boccia, che peraltro conosco personalmente – ha reso noto Giani – perché la questione dell’autonomia differenziata venga affrontata in modo equilibrato da questo Governo. Sì all’autonomia differenziata, ma valorizzazione regione per regione delle proprie peculiarità”.
“Per Firenze buone notizie in particolare su cultura, turismo e infrastrutture” ha commentato a caldo il sindaco di Firenze Dario Nardella: Firenze in particolare guarda con interessa al ritorno di Dario Franceschini a capo del Ministero della cultura, che potrebbe portare ad una revisione della – assai criticata -riforma Bonisoli del sistema museale che ha accorpato l’Accademia agli Uffizi e cancellato i cda dei musei autonomi.
“La nostra posizione non cambia, da sempre sostentiamo che l’aeroporto deve essere realizzato, vedremo se questo governo sarà capace di farlo” dice Ubaldo Bocci, candidato sindaco del centrodestra.
Anche se il Conte 2 ha visto l’ingresso al governo di Leu, tra le forze che hanno sostenuto a Firenze la candidatura a sindaco di Antonella Bundu, da parte del gruppo consiliare Firenze Progetto Comune il giudizio resta critico: “Per noi non è certo un governo amico” ha detto Dmitrij Palagi.
Sulle grandi opere come tav e pista dell’aeroporto il M5s fiorentino rimane contrario (“diciamo no alle opere che, come la nuova pista, hanno problemi di compatibilità ambientale”) eppure tuttavia il capogruppo Roberto De Blasi, si mostra possibilista riguardo una possibile collaborazione a livello locale o regionale, possibilista Roberto de Blasi, capogruppo del M5s: “Mai dire mai, nel MoVimento sono in atto cambiamenti, ma sono sicuro che qualunque scelta sarò comunque sottoposta agli iscritti della piattaforma Rousseau”.
