FIRENZE – “Io ero già per un Governo con i 5 Stelle un anno fa, quindi bene che oggi ci sia questo mandato unanime da parte della direzione nazionale del PD al nostro segretario per portare avanti la trattativa di un nuovo Governo”. Così stamani ai microfoni di Novaradio Rosa Maria Di Giorgi, deputata del Partito Democratico rappresentante dell’area “zingarettiana”, commentando gli ultimi avvenimenti dopo la Crisi di Governo.
La Di Giorgi non esclude l’ipotesi di dialogo tra democratici e M5S anche in Toscana in vista delle prossime elezioni regionali del 2020, ricordando come già esponenti autorevoli del Movimento in Toscana, l’ex Sindaco di Livorno Nogarin su tutti, abbiano già dato segnali di apertura che potrebbero rappresentare un buon punto di partenza di dialogo.
“Ove non riuscissimo a mettere in piedi un Governo stabile, non abbiamo paura di presentarci alle elezioni – continua l’onorevole Di Giorgi – ma questo dialogo con il M5S a mio avviso deve essere uno schema da non abbandonare comunque anche in vista di future alleanze”. Sull’idea del futuro Governo la Di Giorgi ha le idee chiare nel chiudere le porte ad un’ipotesi “Conte-bis”, così come la necessità di superare la presenza nell’esecutivo di un personaggio complesso come Di Maio, “dimostratosi troppo in sintonia con Salvini negli ultimi 14 mesi, sopratutto sui decreti Sicurezza”.
Sull’ipotesi di un ruolo attivo nel prossimo Governo, Rosa Maria Di Giorgi non esclude niente, “Non mi piacciono i distinguo, quindi seguirò quelle che saranno le indicazioni del Partito. Ci saranno equilibri e figure da trovare che appartengano a tutte le sensibilità del PD ma non è detto che debbano essere scelte tra i nomi già utilizzati ed abusati”.
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Sull’ipotesi di un governo giallo-rosso esprime invece i suoi dubbi il presidente della Regione Enrico Rossi. “Un accordo con M5s senza passare dal voto delle elezioni politiche sarebbe un errore; l’interesse nazionale non può essere un alibi per evitare di dare la parola al popolo”, ha scritto Rossi in un intervento sul sito StrisciaRossa. “Nella circostanza in cui ci troviamo – continua – questo avrebbe l’effetto di moltiplicare la frattura tra popolo ed istituzioni, dando alla destra estrema il carburante delle piazze, della demagogia e della propaganda antipolitica”, per questo il Pd valuti di “partecipare a un governo col massimo senso di responsabilità, stando fuori dall’esecutivo, con un appoggio esterno”.
