FIRENZE – Niente rinnovo dell’incarico per la direttrice della Galleria dell’Accademia,Ceclie Hollberg. A differenza della collega Paola d’Agostino, confermata alla guida del Bargello, Il nome della studiosa tedesca che aveva vinto la selezione internazionale bandita dalla riforma Franceschini nel 2015 non compare nel decreto ministeriale del Mibac che rinnova gli incarichi.
Un triste addio per Hollberg, che solo poche settimane fa aveva annunciato di apprestarsi a cogliere i frutti del lavoro portato avanti in questi anni, con l’avvio di lavori per la risistemazione delle sale e di ammodernamento del sistema di climatizzazione.
E’ la prova regina che la riforma del sistema museale voluta dal ministro Bonisoli, che prevede il declassamento della Accademia dal ristretto novero dei musei “ad autonomia speciale” e che va avanti il progetto del ministro Bonisoli che prevede diriunire insieme Uffizi e Accademia in un unico “mega polo” museale da 6/7 milioni di visitatori l’anno.
Per lo “scrigno” del David di Michelangelo, dei suoi “Prigioni” e di altri capolavori dell’arte medievale e rinascimentale, sarebbero gli ultimi mesi di autonomia. Il mandato di Hollberg, che scade a novembre, no sarà rinnovato. Da capire resta che modalità assumerà l’accorpamento, chi guiderà il polo “Uffizi-Accademia” – sempre più probabile appare la riconferma di Eike Schmidt, in buoni rapporti con il governo – e quali poteri in definitiva avrà il nuovo “polo” alla luce delle previsioni contenute nella riforma: l’abolizione del consiglio di amministrazione autonomi, il potenziamento del ruolo dei dirigenti ministeriali e del comitato scientifico.
