FIRENZE – Tre nuovi professori del dipartimento di Medicina sarebbero indagati nell’ultimo filone della cosiddetta “cattedropoli” fiorentina, l’inchiesta su presunte irregolarità e pilotaggi nell’assegnazione tramite concorso dei posti dell’azienda ospedaliero-universitaria di Careggi.
Ad essere iscritti nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di concussione e abuso d’ufficio, riporta oggi il quotidiano La Nazione, sarebbero i componenti della commissione di concorso che nel 2018 ha assegnato la cattedra di cardiochirurgia al professor Pierluigi Stefàno.
Secondo le carte dell’inchiesta, i membri della commissione avrebbero concordato di favorire Stefàno a discapito dei concorrenti, in particolare inducendo un altro medico, Massimo Bonacchi, a condividere con Stefano la paternità delle pubblicazioni per accrescere i titoli per produzioni scientifiche di cui era carente, in cambio di un maggior accesso alla sala operatoria. In base a quanto raccontato agli inquirenti dall’allora prorettore Bechi, ci sarebbe stato addirittura un “patto” scritto tra i due, che la polizia ha cercato nelle ultime perquisizioni.
Che sul quel concorso ci fosse qualcosa di già deciso lo aveva segnalato, già nel settembre 2017, una lettera inviata al rettore Luigi Dei che denunciava irregolarità nella costruzione delle regole del concorso, e che ora è stata acquisita agli atti dell’indagine.