TOSCANA – Il presidente della Toscana Enrico Rossi ha firmato oggi il decreto che dichiara lo stato di emergenza regionale per gli eventi meteorologici che hanno colpito il 27 e 28 luglio vaste aree della Toscana. Sono interessate al provvedimento le province di Arezzo, Lucca, Grosseto, Livorno, Siena e la Città metropolitana di Firenze.
Con successiva deliberazione la Giunta regionale provvederà all’individuazione dei Comuni colpiti e delle iniziative da assumere per il pieno ripristino delle zone che hanno subito danni. Dopo le piogge dei giorni scorsi, l’attenzione non si abbassa: è stato infatti prorogato fino alle 18 di domani l’allerta giallo per rischio idrogeologico e idraulico. Lo ha deciso la Sala operativa della Protezione civile regionale, in base alle previsioni meteo per le prossime ore.
Tra oggi e domani la pressione è attesa in graduale aumento, con tendenza al ritorno verso condizioni stabili e soleggiate, ma potranno verificarsi oggi ancora isolati temporali pomeridiani nelle province di Arezzo, Firenze, Grosseto, Pisa e Siena – le stesse ad essere colpite più duramente dalla due giorni di pioggia e allagamenti.
“Ci metteremo subito al lavoro per rivedere l’assetto idraulico e definire e programmare interventi dimensionati a certe tipologie di eventi” ha detto stamani l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni al termine del sopralluogo nelle zone dell’aretino colpite dall’esondazione dei torrenti Valtina e Sellina, del rio Grosso e rio Rigutino: “Sei ore di evento estremo con un tempo di ritorno superiore ai 50 anni – ha spiegato l’assessore – di fronte al quale non hanno retto né il reticolo idraulico minore né il drenaggio della rete fognaria”.
Tra i Comuni più colpiti c’è quello dell’Amiata senese Abbadia San Salvatore: “Un evento come mai si era visto” ha detto il sindaco Fabrizio Tondi. Oltre quaranta gli interventi dei vigili del fuoco; alcune zone sono rimaste completamente senza energia elettrica per due giorni, mentre per fortuna nessun nessun disagio per l’erogazione di acqua e gas. Alcuni tratti stradali sono stati chiusi per la grande quantità di acqua e fango che ha invaso le vie: molte le macchine spazzate via dalle acque, e molti danni a cantine, negozi e garage allagati.
Non solo le città lamentano i danni: dalle campagne si leva il grido d’allarme della Coldiretti Toscana, che segnala serre distrutte dalla trombe d’aria, frutta, verdura e cereali flagellati dalla grandine e fieno andato a fuoco per i fulmini. La grandine che si è abbattuta sulla zona di Arezzo e della Valdichiana ha colpito duramente i frutteti devastando le pesche pronte alla raccolta, così come melanzane, peperoni e zucchine; rasi al suolo anche i campi di tabacco, girasole e mais, con serre danneggiate e problemi e difficoltà per le strutture agrituristiche.