FIRENZE – Chiunque arriva in Toscana avrà diritto a assistenza sanitaria e istruzione di base, ad un alloggio temporaneo e a un pasto caldo, qualunque sia lo status giuridico o la nazionalità, e viene riconosciuto anche il ruolo di coloro, volontari e associazioni, che si occupano dell’accoglienza.
Approvata ieri dal Consiglio regionale la legge sui diritti fondamentali con 24 voti (Pd, Articolo 1 e Sinistra Toscana) contro i 10 del centrodestra. Svanisce come una bolla di sapone l’ ostruzionismo duro annunciato dalla Lega che avevano presentato 2.200 emendamenti per bloccare la legge ma si sono dimenticati di redigere il testo in modo corretto – e che quindi se li è visti stralciare in blocco. Allo stesso modo, una caterva di lazzi ha seppellito la foto con cui i consiglieri leghisti in t-shirt che componevano la scritta “Prima i toscani” però con un errore di sillabazione. “Prima l’italiano” il caustico hashtag divenuto subito virale.
“La Toscana diventerà il centro rifugiati d’Italia” ribadisce il Carroccio. “Al contrario – replica il capogruppo Pd Leonardo Marras – si tutelano 3 mila stranieri dal rischio di espulsione dai centri per effetto del decreto Salvini”.
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“La legge – dice oggi il governatore Enrico Rossi che l’ha fortemente voluta – non è riferita ai soli migranti, ma afferma che tutti hanno diritti elementari, Non discrimina, è fatta per tutti”.