FIRENZE – Una catalogazione puntuale degli edifici di pregio del centro storico e delle altre aree da tutelare; la previsione che i frazionamenti siano possibili solo per immobili oltre 300 metri quadrati; la tutela del vincolo della residenzialità ordinaria per impedire la trasformazione in bed and breakfast o alberghi.
Questi i punti principali che l’associazione Italia Nostra chiede al Comune di Firenze di inserire nella variante al regolamento urbanistico da approvare in tempi rapidi, come precondizione per il ritiro del ricorso che ha portato all’ordinanza del Consiglio di Stato che ha sospeso parte del RUC e allo stop per le ristrutturazioni edili in mezza città.
A spiegarlo ai nostri microfoni è Maria Rita Signorini, presidente dell’associazione, dopo l’apertura fatta ieri nell’incontro che ha riunito tutti i soggetti coinvolti – Comune, tecnici, imprese edili e ambientalisti – ieri alla Palazzona Reale della stazione SMN. E a chi chiede di far presto, visto che non è possibile attendere la sentenza del Tar prevista ad ottobre, Signorini replica: “Il tempo c’è, siamo a inizio luglio, già la prossima settimana il Consiglio comunale ne potrebbe iniziare a discuterne”.
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