FIRENZE – “Mi pare presto per fare nomi e credo che tutti insieme come Pd bisognerà invece fare un percorso complesso che tenga dentro il maggior numero di forze politiche possibili, che si discuta di programmi, di alleanze”.
L’assessore regionale al diritto alla Salute, Stefania Saccardi, commenta così l’uscita pubblica con cui Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale e tra i possibili candidati alla carica di governatore, ha riunito 800 persone ieri al teatro Puccini di Firenze.>> Ascolta
Pur senza mai dichiarare ufficialmente la sua intenzione a “scendere in campo”, Giani ieri davanti ad un parterre composto da circa 40 sindaci di mezza Toscana, e da personalità come i consiglieri regionali dem Stefano Baccelli, Antonio Mazzeo e Nicola Ciolini, l’assessore regionale Stefano Ciuoffo, la vicesindaca di Firenze Cristina Giachi e gli assessori fiorentini Federico Gianassi e Alessia Bettini, ha parlato della necessità per la Toscana di individuare un “sindaco dei sindaci” per la guida della Regione. Tra i messaggi politici lanciati da Giani anche quello sulle primarie del Pd che “possono essere utili a ricompattare il nostro partito”.
Una prospettiva questa che a Saccardi – a lungo indicata come la “naturale” candidata a succedere a Enrico Rossi, anche in nome di un riconoscimento al peso del renzismo toscano – non piace proprio: “Sono una delle opzioni previste dal nostro statuto – ha detto – penso personalmente che in questa delicata fase politica le primarie di partito sarebbero un errore nell’ottica di mantenere la Toscana. Credo che prima sia necessario un percorso di condivisione che il Pd si sta preparando a fare come azionista di maggioranza della possibile, futura coalizione”.