FIRENZE – La corte di appello di Firenze ha condannato a 7 anni l’ex capo del gruppo Ferrovie Mauro Moretti al processo per la strage di Viareggio. La procura generale aveva chiesto 15 anni e 6 mesi: anche in primo grado Moretti venne condannato a 7 anni, come ex amministratore delegato sia di Fs sia di Rfi.
Moretti, che non era in aula, era imputato di disastro, omicidio plurimo colposo, lesioni colpose, incendio – imputazioni, queste ultime due, decadute per effetto della prescrizione. L’11 febbraio Moretti disse in udienza di rinunciare alla prescrizione: lo “sconto” dell’intervenuta prescrizione per incendio e lesioni equivale a 6 mesi.
La corte di appello di Firenze ha condannato anche Michele Mario Elia (ex ad di Rfi) e Vincenzo Soprano (ex ad Trenitalia) a 6 anni, per omicidio plurimo colposo e disastro ferroviario. Per Elia si tratta di una riduzione di un anno e mezzo rispetto alla condanna inflitta in primo grado dal Tribunale di Lucca; per Soprano la condanna è confermata. Assolto perché il fatto non sussiste invece Giulio Margarita (ex dirigente della direzione tecnica di Rfi e oggi dirigente di Ansf, l’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria), condannato in primo grado a 6 anni e mezzo.
Tutti condannati meno uno, i dirigenti e i manager delle società estere dove venivano mandati in revisione i carri merci, al processo per la strage di Viareggio del 29 giugno 2009. Tra i condannati c’è Joachim Lehmann, supervisore presso l’Officina Jugenthal di Hannover, che era stato assolto in primo grado, cui la corte d’appello ha 7 anni e 3 mesi. L’unico assolto è Uwe Koennecke, responsabile officina Jugenthal, assolto (in primo grado aveva avuto 8 anni e 6 mesi).
I giudici di appello hanno confermato la sentenza del tribunale di Lucca riguardo ai risarcimenti alle parti civili e le relative provvisionali, fra cui quelle per i familiari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009. Anche Moretti, obbligato in solido con gli altri imputati, deve risarcire le parti.
Trenitalia e Rfi a sono state condannate a pagare 700.000 euro per responsabilità amministrativa (ex l. 231/2001). Cencellate invece dalla corte d’appello le interdizioni societarie stabilite in primo grado. Inoltre la corte ha confermato le sanzioni, con parziale riduzione a 400.000 euro, per Gatx Rail Austria, Gatx Rail Germania e Jugenthal Waggon. Restano assolte come in primo grado Fs spa, Fs Logistica e Cima Riparazioni spa.
Grande commozione alla lettura della sentenza da parte dei familiari delle vittime: qualcuno si è preso il volto tra le mani, qualcuno ha pianto: tutti hanno sussultato alla condanna di Mauro Moretti. Marco Piagentini, presidente dell’Associazione ‘Il mondo che vorrei’, ha preferito non commentare: parlerà domani a Viareggio. “Siamo arrivati a un buon giudizio – ha commentato Claudio Menichetti, che ha perso la figlia Emanuela nella strage – dopo questa sentenza finalmente riusciremo a fare qualcosa per la sicurezza“. Trattiene a stento le lacrime : “Mi batte forte il cuore – Luciana Beretta, cui il disastro ha strappato il figlio c Federico Battistini. Penso che finalmente non potranno cavarsela più solo con i risarcimenti”.
“Oggi è stato fatto un passo avanti verso la giustizia – ha detto il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro – certo questo non vuol dire che termina il dolore: non è con delle sentenze che si risarcisce una ferita grande e aperta nel cuore della città”.