FIRENZE- “Dopo il dato delle europee e la vittoria di Nardella a Firenze al primo turno, con la riconferma di Biffoni a Prato e l’affermazione di Salvetti a Livorno, il Pd toscano chiude questa tornata elettorale con un ottimo e non scontato risultato”. A tracciare il bilancio è Simona Bonafè, segretaria regionale del partito, commentando i risultati del secondo turno in Toscana.
La segretaria parte dai dati positivi della tornata elettorale: la vittoria in 114 dei 189 Comuni, tra cui 30 comuni sopra i 15.000 abitanti dei 35 che andavano al voto – compresi i 3 Comuni capoluogo. “Qui c’è un modello toscano del partito fatto di buongoverno, pragmatismo, capacità di parlare con tutti e stare sui problemi”, ha aggiunto Bonafè, ricordando che “abbiamo tenuto a Pontedera, e siamo riusciti a tenere a Figline dove c’è la crisi della Bekaert”.
Una “ferita” invece la sconfitta a Piombino, ammette Bonafè : “Ci ha penalizzato il giudizio negativo sull’amministrazione e le nostre divisioni interne”. “Abbiamo vinto dove siamo stati uniti – ha spiegato – e abbiamo perso dove non lo eravamo: Agliana ne è l’esempio”.
Elementi, questi che secondo la segretaria possono far guardare con fiducia alle prossime sfide, a partire dal quella per le regionali del 2020. Su cui però lancia un avvertimento anche alla Regione: “Ora abbiamo un altro anno di governo in cui dare risposte a temi come la gestione dei rifiuti e la sostenibilità ambientale, la sanità e le liste d’attesa“.
“Mio compito – ha spiegato – è tacciare un percorso che ci faccia arrivare nel più breve tempo possibile al candidato più autorevole, possibilmente entro settembre-ottobre ma soprattutto il programma per la Toscana del futuro”. Sulle alleanze, Bonafé spiega che il Pddovrà rivolgersi “a tutti” e “con umiltà” perché “il valore aggiunto di queste elezioni è un partito che non si chiude su posizioni identitarie“.
Ancora tutto da capire se potrebbero svolgersi primarie di partito o di coalizione. “Ci riuniremo e decideremo un percorso da fare insieme” dice Bonafé che però aggiunge: “La proposta deve partire dal Pd”.