TOSCANA – Olt re 5.000 lavoratori pronti a partire domani dalla Toscana alla volta di Roma per la manifestazione nazionale indetta dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil a sostegno del pubblico impiego: adeguamento salariale, miglioramento delle condizioni di lavoro, reintegro degli organici e sblocco del turn over son alcuni dei capisaldi della mobilitazione, al centro della quale finiscono però anche le preoccupazioni per i tagli da 2 miliardi al fondo nazionale della sanità che potrebbero arrivare sei lo stato dei conti pubblici dovesse peggiorare.
Una tegola in più in un settore già in sofferenza e che ha portato al varo di provvedimenti di emergenza – vedi la delibera toscana per l’assunzione dei neolaureati in medicina nei pronto soccorso sotto organico, o la proposta nel decreto all’esame del Parlamento per l’ammissione ai concorsi degli specializzandi.
E se alla notizia di possibili tagli il governatore toscano Rossi si è detto proto ad incatenarsi alle porte del Ministero, i sindacati sono già piede di guerra: “Il governo racconta di voler aumentare le risorse – attacca Riccardo Bartolini, Fp Cgil Toscana – ma già da quest’anno i fondi sono cresciuti meno del previsto”. “Le delibere della Toscana in materia di pronto soccorso – osserva – sono una risposta emergenziale, che presenta alcune perplessità legate all’inquadramento dei contratti biennali, ma comunque una risposta. E’ però dal governo che deve arrivare un intervento, a partire dal macrotema del ricambio generazionale e della modernizzazione di tutta la PA.”
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