FIRENZE – Un quartiere tra i più multiculturali e popolosi di Firenze, dove il processo di integrazione tra “vecchi” e “nuovi” cittadini sta funzionando anche grazie all’impegno di una fitta rete di associazioni e che lancia un messaggio di dialogo, convivenza, difesa dei diritti e antifascismo, contro le parole d’odio, chiusura e razzismo che anche qua la destra ha provato a diffondere, senza riuscirci – come mostrano le recenti elezioni.
Succede a San Jacopino, storico quartiere operaio e ora “laboratorio multiculturale”, dove il lavoro coordinato di numerosi soggetti – l’associazione Giardino di San Jacopino, Arci, Anpi, Rete antifascista San Jacopino, Quattro Quarti – dà vita domenica prossima ad un doppio appuntamento all’insegna dello scambio, del confronto tra culture, della riflessione sulla memoria e l’attualità dei valori resistenziali e dell’antifascismo. Fulcro sarà il Giardino di san Jacopino, spazio verde “restituito” e garantito alla fruizione di tutti grazie all’impegno di un’associazione di residenti.
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Si parte alle 12,00 con la 7/a edizione di “Mangia come parli” – pranzo senza frontiere in cui le diverse comunità porteranno i loro piatti tipici per uno scambio culturale e culinario. Nel pomeriggio dalle 15,30 “Giardino resistente” la festa finale del programma dell’ “Aprile resistente” (a lungo rimandata per le bizze del maltempo) con interventi e riflessioni da parte dell’Associazione partigiani, letture resistenti di Marabuk, la musica di African Drummerz e banda La polverosa, e un ricordo di Marcello Citano, partigiano “Sugo” scomparso un anno fa, l’intervento di Jacopo Forconi, presidente Arci Firenze.