FIRENZE – L’emergenza negli organici della sanità con le carenze di personale “è colpa di chi non ha fatto programmazioni in sanità” cosa a cui “dovevano pensare i governi, quello attuale e quelli precedenti”. Lo ha affermato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, al termine della riunione della giunta, ribadendo la scelta fatta dalla Toscana per sopperire alle carenze: “Assumeremo giovani medici laureati – ha aggiunto – che verranno messi nei pronto soccorso a fare quello che sanno fare, sotto la responsabilità ovviamente del dirigente di Pronto soccorso”.
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La scelta della Regione, che con una delibera ha dato mandato alle Asl di aprire appositi bandi di reclutamento di 150 giovani neolaureati in medicina (under 35) da destinare per due anni ai pronto soccorso toscani con contratti a tempo determinato di 2 anni, è stata oggetti di critiche da parte di alcuni sinddacti di categorie, tra cui l’Anao-Assomed. “Al posto di neolaureati senza alcuna esperienza – ha detto Carlo Palermo stamani ai microfoni di Novaradio – meglio assumere gli specializzandi all’ultimo o penultimo anno di corso, che sono 12 mila in tutta Italia”
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Critiche che Rossi respinge al mittente: “Gli specializzandi negli ultimi due anni – ha spiegato – sono già a lavorare nei pronto soccorso: ci sono interi reparti che chiuderebbero senza il lavoro degli specializzandi, specie negli ultimi due anni. Cercheremo di garantire con l’assunzione di questi giovani il funzionamento dei servizi pubblici in sanità e stiamo completando i concorsi per far fronte alle conseguenze di quota 100″.