FIRENZE – L’ex centro per l’arte contemporanea Ex3 a Gavinana, che da poche settimane ha riaperto i battenti nella sua “nuova veste” di sede del Memoriale italiano di Auschwitz e centro di documentazione e educazione sulla tragedia dei lager, ospiterà domattina la prima riunione della giunta comunale del secondo mandato a sindaco di Dario Nardella.
Il primo cittadino ha così scelto ancora una volta un luogo simbolico per la prima seduta operativa del nuovo governo cittadino: 5 anni fa l’abbazia di San Miniato al Monte, che si apprestava a festeggiare i 1.000 anni di storia e quindi emblema di storia e tradizione della città – e stavolta invece uno dei “buchi neri” riqualificati: una scelta che evidentemente rivendica quanto fatto, ma ha anche il sapore di programmatico.
Un giunta, quella che ha firmato in queste ore l’entrata in carica, che Nardella ha presentato a tempo di record , ma è stato costretto a cambiare altrettanto rapidamente per rimediare al “pasticcio” dalla scarsa presenza femminle in giunta (solo 3 assessore donna anziché 4 su 10 come prevedono le norme sulla parità di genere negli enti locali): e così a poche ore dalla nomina, l’ambasciatore in aspettativa Marco de Panta Ridolfi ha dovuto cedere il posto alla “rientrante” assessora Alessia Bettini, per la quale già si pensava ad un posto come Presidente del Consiglio comunale.
Il rimescolamento delle carte in giunta, ha così riaperto i giochi nel PD di Palazzo Vecchio per lo scranno più alto dell’assemblea del Salone dei 200. A credere nell’elezione sono l’ex assessore Massimo Fratini, il segretario cittadino dem Massimiliano Piccioli, ma anche consiglieri riconfermati come Maria Federica Giuliani, Nicola Armentano e Fabio Giorgetti. Non è escluso che la pattuglia di 7 zingarettiani in consiglio lavori ad una soluzione diversa, di compromesso. Decisivi saranno i giorni di qui ala prima seduta del Consiglio, che è ancora da fissare (forse il 17 giugno).