FIRENZE – Dopo due anni di lavori, la maestosa Sala degli elementi, che apre il quartiere degli elementi al terzo piano del museo di Palazzo Vecchio a Firenze, ritorna visitabile.
Il recupero degli affreschi delle pareti e del soffitto è costato circa 800mila euro, ed è stato possibile grazie al finanziamento della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti onlus.
Il Quartiere degli Elementi consiste in cinque grandi stanze e due loggiati. Cosimo ne commissionò originariamente la realizzazione a Battista del Tasso, ma alla sua morte le decorazioni furono portate a termine da Vasari e bottega, soprattutto da Cristofano Gherardi detto il Doceno e Marco Marchetti da Faenza, che nel 1555 tradussero in immagini il programma iconografico ideato dall’erudito di corte Cosimo Bartoli. Le pareti della Sala degli Elementi sono decorate con affreschi allegorici, Acqua (Nascita di Venere), Terra (Primizie della Terra offerte e Saturno), Fuoco (Fucina di Vulcano) e il soffitto è decorato con l’allegoria dell’Aria, con al centro Saturno che mutila il cielo, mentre tra le finestre sono affrescati Mercurio e Plutone. Alla base degli affreschi si trovano 6 riquadri affrescati da Marco Marchetti da Faenza con scene di lotta fra divinità marine; a lui si devono anche gli affreschi con grottesche nelle imbotti delle finestre. Il camino fu disegnato da Bartolomeo Ammannati.
“E’ meraviglioso poter godere dei colori ritrovati degli affreschi e delle tavole del soffitto – ha affermato il sindaco di Firenze Dario Nardella – In questi anni non abbiamo mai smesso di valorizzare Palazzo Vecchio, da un lato aumentando la superficie museale e le mostre temporanee e dall’altro moltiplicando i servizi al pubblico”.
L’importo dei lavori è inserito nel progetto ‘Flic’ (Florence I care) che coinvolge i privati nel restauro dei beni culturali cittadini. Ad eseguire i lavori, diretti dall’ufficio Belle Arti della direzione servizi tecnici, è stata l’Associazione temporanea d’impresa ‘Meridiana-Mannucci-Techne’.