PRATO – Una vasta operazione contro gli smaltimenti illeciti dei rifiuti prodotti nel distretto tessile di Prato è in corso dall’alba da parte dei carabinieri del Noe di Firenze, Brescia e Caserta. Sei al momento, le persone indagate: si tratta dell’inchiesta che negli scorsi mesi ha già portato al controllo ed al sequestro di un impianto di gestione rifiuti nella periferia di Prato, la cui titolare era risultata essere una diciannovenne.
Le perquisizioni scattate all’alba di stamani sono state effettuate nelle province di Pistoia e Lucca, e in appartamenti e studi di professionisti nelle zone di Prato e Bergamo, dove risiedono alcuni degli indagati e dove le aziende avrebbero le sedi legali. Gli investigatori cercano documenti, atti amministrativi, fatture, ma anche e-mail e dati telematici per ricostruire la complessa ed occulta rete di contatti che, tra agosto 2018 e gennaio 2019, avrebbe consentito agli indagati di smaltire illecitamente, in Italia e all’estero, centinaia di tonnellate di rifiuti tessili.
I militari hanno intercettato due container che dai documenti di trasporto dovevano contenere materiale tessile recuperato, mentre erano pieni di cascami tessili frammisti a plastica, carta ed altre tipologie di rifiuti per circa 50 tonnellate. I container sono stati sequestrati, insieme a materiale informatico e alla documentazione, dalla quale emergono elementi per ritenere che parte dell’attività illecita si svolgesse anche in Polonia e Bulgaria.