FIRENZE – Il Tribunale del Riesame di Firenze ha confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari per la donna 31enne originaria di Prato accusata di atti sessuali con minore e violenza sessuale per induzione nei confronti di un minorenne da cui ha avuto anche un figlio. Le motivazioni della decisione del collegio dei giudici saranno depositate nei prossimi giorni.
Respinta dunque la richiesta dei legali della donna, che avevano chiesto la revoca dei domiciliari: “La nostra assistita ha iniziato un percorso da un esperto che la deve affiancare, uno psichiatra – avevano spiegato – inoltre ha necessità di seguire il figlio più piccolo che ha pochi mesi, in modo completo, non solo in casa ma anche all’esterno”.
Nel frattempo il marito di lei, indagato per aver riconosciuto al paternità del neonato sapendo di non essere il vero padre, si è trasferito in altro domicilio con l’altro figlio. Una “separazione” spiegata con la necessità di “permettere alla signora di iniziare un processo interiore di riflessione e di affrontare nel miglior modo quello che sarà il percorso terapeutico”, ma che potrebbe invece prefigurare una divaricazione delle strategie difensive dei due.
Per lunedì prossimo sarà invece ascoltato l’adolescente da cui la donna ha avuto il figlio, in modalità protetta e nella forma dell’incidente probatorio. A porgli le domande, alla presenza del giudice, saranno sia i difensori della donna, Mattia Alfano e Massimo Nistri, sia i sostituti procuratori di Prato Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli. Le dichiarazioni rese avranno valore di “prova” per le fasi successive del processo senza necessità che il ragazzo venga chiamato a deporre nuovamente in dibattimento.