Etichetta: Virgin Records
Distribuzione: Universal Music
Uscita: 22 marzo 2019
Uscito il 22 marzo per Virgin Records, “Poesia e civiltà” è il nuovo lavoro, il quinto in studio, del cantautore napoletano Giovanni Truppi.
È lui stesso a raccontare il titolo e l’idea dietro questo disco: “Ho cercato di basare questo disco su quello che è più importante per me in questo momento ovvero l’identità, la vita adulta, la bellezza, il modo in cui scegliamo di porci nei confronti degli altri e quindi il rapporto con la società. Tutti concetti che mi appassionano anche per via della grande fase di ridefinizione che stanno attraversando in questo momento storico. La poesia e la civiltà sono i punti cardinali verso i quali tendono tutti gli elementi di questo lavoro (gli argomenti delle canzoni, il lessico, gli arrangiamenti e la produzione), la scelta del titolo scaturisce da qui – racconta Giovanni Truppi che prosegue aggiungendo: “Nel mettermi al servizio di questi due principi ispiratori ho sentito l’esigenza di abbandonare il linguaggio dei miei lavori precedenti e di costruirne uno nuovo, che rimandasse a una scrittura più classica e meno anarchica e spigolosa”.
Parlando del rimando al cantautorato degli anni ’70, Truppi ha spiegato che: “Mi è venuto naturale fare riferimento ai dischi ed agli arrangiamenti della canzone d’autore degli anni ’70 e di cercare un punto di unione tra quel mondo e le suggestioni più forti che ho avuto negli ultimi anni – Sun Kill Moon, Sufjan Stevens, Father John Misty – per creare un linguaggio che fosse allo stesso tempo classico e contemporaneo – aggiungendo poi – registrare la maggior parte del disco negli Stati Uniti ed avere l’opportunità di confrontarmi con professionisti provenienti da un contesto musicale altro dal mio (come Marco Buccelli, produttore di Xenia Rubinos oltre che mio collaboratore storico, o Rob Moose, che ha scritto per artisti come Alabama Shakes, Bon Iver, Sufjan Stevens e Paul Simon) ha contribuito non poco al lavoro di sintesi.