FIRENZE – Prosegue il lavoro per la reindustrializzazione della Bekaert di Figline Valdarno (Firenze), e il ricollocamento dei dipendenti. La Regione comunica che sono partiti questa settimana, e termineranno a maggio, i colloqui individuali per informare i lavoratori sulle misure previste dal Piano di politiche attive del lavoro messo a punto dalla Toscana.
Le ipotesi più rilevanti, spiega una nota dell’azienda, potrebbero dare continuità occupazionale fino a circa un terzo dei 245 lavoratori attualmente che sono in cassa integrazione.Riguardo la reindustrializzazione, “le attività di ricerca e selezione di possibili soggetti hanno prodotto molteplici contatti” e “un’azienda ha già presentato un piano industriale”.
Sul fronte del ricollocamento dei lavoratori, spiega ancora Bekaert in una nota, sono state individuate 136 offerte di lavoro compatibili con i profili dei lavoratori di cui 64 ancora disponibili. Ad oggi sono stati distaccati o ricollocati presso altre aziende 37 lavoratori mentre per altri 6 è in corso l’iter di attivazione del distacco.
“L’auspicio è che quel sito industriale riparta presto – il commento di Riccardo Cerza, segretario generale della Cisl Toscana – perché la mia grande paura è che il tempo passa, e se il tempo passa si va a finire come la Zanussi, e la Zanussi è stata la pagina nera degli ultimi anni della Toscana”. “E’ stata sì una conquista la cassa integrazione – ha concluso Cerza – però noi non vogliamo assistenza, vogliamo lavoro, quindi deve ripartire dal Valdarno un grande sito industriale”.