FIRENZE – “Abbiamo detto al Governo che deve cambiare completamente la sua linea economica a partire dallo sblocco delle infrastrutture, delle grandi come delle medie opere” che sono “tutte bloccate, in attesa di questo fantomatico documento ‘costi-benefici'”. Lo ha detto Anna Maria Furlan, segretaria generale della Cisl, a margine di una iniziativa della Cisl Toscana sul tema. “Sbloccare le opere – ha insistito – significa innanzitutto sbloccare 400mila posti di lavoro, in un Paese che ha così fame di lavoro”. >>> Ascolta
Della stessa opinione anche il presidente regionale Enrico Rossi, presente all’incontro, secondo cui “le divisioni all’interno del governo non consentono un chiarimento”. “Noi avevamo chiesto di essere convocati dal governo per definire le opere strategiche della Toscana – ha ricordato il governatore – sono già passati 15 giorni, addirittura neanche sul contenuto del decreto, che non parla che opere strategiche, si va avanti, cosa che giudico gravissima perché di investimenti ce ne sarebbe estremamente bisogno”. >>> Ascolta
Al centro della discussione anche i dati del centro studi di Confindustrua resi noti oggi che parlano di “crescita zero” per il paese. “Abbiamo proposto una piattaforma – ha ricordato Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil – che ci ha portato alla grande manifestazione del 9 febbraio. Ci sono un sacco di soldi da spendere, abbiamo chiesto di fare lo sblocca-cantieri ma è più che altro uno sblocca-subappalti, e questo non va bene perché si ritorna indietro. Dovremmo fare delle norme per accelerare la spesa pubblica e privata, invece non si sta facendo”. >>> Ascolta