FIRENZE – È il regista iraniano Asghar Farhadi, due volte Premio Oscar per miglior film straniero, l’ospite d’onore della 10ª edizione di Middle East Now, il festival che dal 2 al 7 aprile 2019 porta a Firenze il medio oriente contemporaneo, tra cinema, documentari, arte, musica, teatro, incontri, progetti sociali, cibo ed eventi.
La rassegna ideata e organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, si terrà tra Cinema La Compagnia, Cinema Stensen, Teatro Cantiere Florida, Fondazione Studio Marangoni e altri spazi cittadini. In programma 44 film premiati nei migliori festival internazionali, di cui 26 anteprime italiane, 10 anteprime internazionali, 1 anteprima mondiale, per un viaggio cinematografico che tocca paesi come Afghanistan, Algeria, Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi, Kurdistan, Kuwait, Iran, Iraq, Israele, Libano, Palestina, Siria, Tunisia, Turchia.
Asghar Farhadi presenterà un focus dedicato ai lungometraggi che lo hanno portato alla celebrità internazionale – Fireworks Wednesday (2006), About Elly (2009), Una Separazione (2011), Il Passato (2013), Il Cliente (2016) – e terrà una Master Class aperta al pubblico sabato 6 aprile alle 11.00 al Cinema La Compagnia, insieme all’attore Babak Karimi, protagonista di tanti dei suoi film più famosi.
Appropriarsi e reinterpretare contenuti culturali per creare qualcosa di nuovo, ma anche riflessione sul percorso del festival fino ad oggi, sempre proiettati al futuro è il tema dell’edizione 2019 che si inaugura con Love and revenge, un concerto visivo che mixa successi della musica araba ai film cult del cinema egiziano, e l’anteprima italiana del film Kabul, City in the wind di Aboozar Amini
ritratto intimo della capitale afghana, miglior opera prima al IFDA di Amsterdam.
Tra gli altri appuntamenti la mostra fotografica “Until We Return” di Dalia Khamissy che racconta i rifugiati siriani in Libano, l’installazione multimediale “Flavours of Iraq” di Leonard Cohen e Feurat Alani, ritratto intimo della storia dell’Iraq moderno, Iskhar, progetto che promuove l’alto artigianato dei paesi in guerra, ma anche l’ultimo libro della chef Anissa Helou, che racconta la cucina del mondo islamico e lo spettacolo teatrale sulla vita della poetessa palestinese Dareen Tatour, “I, Dareen T.”.
>> Ascolta l’intervista a Roberto Ruta, direttore del festival, in onda per News Box <<