PRATO – Una svastica nazista con le scritte “Dux” e “Arriviamo” è comparsa nella notte all’ingresso della Casa del Combattente in prossimità di piazza San Marco, a Prato, il locale che ospita il Museo delle memorie di guerra per la pace.
Gli autori del gesto, su cui le forze dell’ordine sarebbero già indagando, hanno cancellato dal campanello anche le scritte dell’Anpi e dell’Associazione Combattenti e Reduci che lì hanno la sede.
L’atto vandalico arriva nelle ore in cui la società civile si sta mobilitando contro l’annunciata manifestazione di Forza Nuova, organizzata per il pomeriggio di sabato 23 marzo, il giorno del centenario della creazione dei Fasci italiani d’azione. Comune e associazioni chiedono in coro che l’iniziativa sia impedita, ma ieri la prevista riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza in cui si doveva decidere sull’autorizzazione è stata rinviata a data da destinarsi.
Poco prima della diffusione della notizia dell’atto vandalico, la presidente dell’Anpi Prato, Angela Rivelli, aveva commentato ai microfoni di Novaradio: “Una decisione incomprensibile, non prendere una posizione è un segnale di debolezza”, rilanciando poi la mobilitazione promossa dal comitato Prato antifascista – di cui fanno parte anche Arci, Cgil e Libera – con un presidio dalle 15 in piazza delle Carceri: “Sabato – ha aggiunto – saremo in piazza per dire no ai messaggi d’odio e parlare di tolleranza e integrazione con la già prevista manifestazione si consegna dei premi ai migranti”.
In piazza ci sarà anche il sindaco Matteo Biffoni, che ribadisce: “Una manifestazione fascista in una città Medaglia d’argento della resistenza è uno schiaffo”.
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