TOSCANA – Una modifica alla legge regionale sugli appalti pubblici con l’obiettivo di valorizzare lavoro e aziende ed evitare che una gara trasformi in una corsa al ribasso sui costi della manodopera, della sicurezza e tutela della salute, ma anche sulla qualità dell’opera e dei servizi, oltre a una maggiore legalità.
Il provvedimento approvato oggi dalla giunta toscana, traduce in legge un protocollo d’intesa siglato a gennaio dalla Regione con associazioni di categoria e sindacati. Tra le novità, per gli appalti sopra i 2 milioni di euro viene introdotto il Durc di congruità, che analizza numero dei lavoratori dichiarati, importo dell’opera e versamenti contributivi per contrastare il lavoro sommerso ed irregolare.
L’Osservatorio regionale sugli appalti, oltre a monitorare il mercato, segnalerà eventuali ‘anomalie’ rispetto alla media di gare analoghe e si garantisce con l’anonimato (la cosiddetta disciplina del ‘whistleblower’) il dipendente che segnali l’esistenza di illeciti.
Inoltre, come ha spiegato il governatore Enrico Rossi, viene rafforzata la clausola sociale, soprattutto per gli appalti di servizi, in modo da incentivare il riassorbimento della manodopera da un’azienda all’altra.