FIRENZE – La questione del marchio delle Giubbe Rosse e della sede dello storico caffe bar al centro di una procedura di fallimento son stati ieri gli argomenti caldi dell’incontro ieri del tavolo di crisi.
Per quanto riguarda il marchio, sequestrato nei giorni scorsi per decisione del tribunale, dovrebbe essere “salvo”: vincolato dal recente regolamento del Comune sugli “esercizi storici d’eccellenza” e quindi legato alla cessione d’impresa, anche se rimangono delle pratiche burocratiche e giuridiche da definire.
Più delicata invece la questione della sede dello storico caffè “La Filcam Cgil ha fatto richiesta che il contratto di locazione dell’immobile stia all’interno della curatela fallimentare, mentre il proprietario dell’immobile ha detto che si riserva di discutere del prezzo d’affitto col nuovo gestore dopo l’asta” ha detto stamani a Novaradio Rosa Anna Lombardo della Filcams Cgil Firenze, spiegando qual è il rischio: “Se qualcuno rileverà le Giubbe Rosse, non saprà quanto spende per l’affitto dell’immobile: questo per noi, nell’ottica della tutela del proseguimento dell’attività, è da scongiurare”. Una spesa non indifferente, dato che al momento il fitto mensile si aggira attorno ai 25 mila euro.
>>> Clicca per ascoltare l’intervista a Rosa Anna Lombardo
Il curatore fallimentare ha preso l’impegno di discutere col proprietario dell’immobile affinché valuti la possibilità di inserire la locazione all’interno della curatela. “Qualora la proprietà dovesse confermare l’indisponibilità – aggiunge Lombardo – prenderemo atto del fatto che questa non ha certo a cuore l’interesse e la voglia di tutelare un luogo storico di Firenze e i suoi lavoratori, e che ancora una volta a Firenze la rendita ha vinto sul lavoro”.