FIRENZE – “Il ministro Toninelli ha detto che rimette a noi come Regione quella che lui giudica una ‘tragedia piena di crimini’. Ma i crimini se ci sono li scoprirà la magistratura, che fa il suo mestiere”.
Il presidente della Giunta regionale, Enrico Rossi, torna a commentare le dichiarazioni del ministro Toninelli, che ieri a Firenze per l’inaugurazione della linea T2 della tramvia ha parlato di “disastro” e “irregolarità”. “Chi gestisce le opere – ha aggiunto – le deve gestire con correttezza, risparmiando e salvaguardando l’ambiente, ma mi pare che questa novella prima finisce meglio sarà”.
“Noi non abbiamo gestito questa vicenda – ha ricordato Rossi – una vicenda che si protrae da troppo tempo. Nel 2010 andai a trovare l’amministratore delegato di Rfi che mi promise che nel 2015 il sotto attraversamento e la stazione Foster sarebbero stati completati. Dal 2010 sono passati otto anni, nel frattempo Firenze viene bypassata da circa un terzo dei treni dell’Alta velocità. Ogni giorno che aspettiamo a terminare questi lavori paghiamo dei costi, ma non li paga il presidente della Regione, li pagano i pendolari e i cittadini della Toscana”.
Ieri, in replica alle presunte “irregolarità” segnalate da Toninelli, il governatore aveva detto: “Se sulla Tav ci sono stai errori o sottovalutazioni o criticità questi evidentemente non riguardano la Regione, ma gli enti attuatori il cui controllo è alle dipendenze dello Stato. Riguardo poi ala “analisi costi-benefici” ricordata dal ministro, per Rossi “insistere sul discorso costi benefici è solo un modo per pagare ulteriori costi e perdere credibilità e benefici derivanti dalla sua realizzazione.