FIRENZE – “Viviamo stamani la giornata solenne per quello che si è consolidato in questi anni come un momento di riflessione, il Giorno del Ricordo, per ricordare le vittime delle foibe. Un’occasione che ci porta a focalizzare un periodo drammatico vissuto dalla popolazione italiana e il triste esodo di circa 350 mila italiani che furono costretti ad abbandonare le proprie case”. Lo ha detto stamani il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, aprendo la seduta solenne dedicata al Giorno del Ricordo.
Alla seduta è intervenuto, al presidente della Giunta regionale, Enrico Rossi, anche Davide Ross, vicepresidente della Federazione delle Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati. “Il nostro compito è mantenere viva la memoria – ha detto – siamo contenti che la Toscana ricordi quegli eventi”.
“E’ nostro dovere ricordare quell’odissea che si trasformò in pulizia etnica – ha detto il governatore toscano Enrico Rossi – ma anche guardare, perché il rischio di estremismi nazionalisti, razzismo e rigurgiti di fantasmi del passato. Questa cultura cova nel ventre dell’Europa. Io credo che a riposta sia abbattere i confini, dialogare, riconciliarci”.