FIRENZE – Al processo di appello a Firenze, Mauro Moretti ex ad di Fs e Rfi, tra gli imputati del disastro ferroviario di Viareggio, ha detto alla corte di rinunciare alla prescrizione.
Moretti ha chiesto di intervenire subito dopo che il pm Salvatore Giannino aveva elencato le richieste di condanna: per lui è di 15 anni e 6 mesi, contro i 7 inflittigli in primo grado e in linea coi 16 che furono chiesti al tribunale dallo stesso Giannino, che è sostituto alla procura di Lucca.
“Lo faccio, ha detto, per rispetto delle vittime, dei familiari delle vittime e del loro dolore. Lo faccio perché ritengo di essere innocente”. Il ‘taglio’ per la prescrizione nel processo di Viareggio pesa 6 mesi e riguarda i reati di incendio e lesioni colpose.
Duro il commento di Marco Piagentini, portavoce dell’associazione Il Mondo che Vorrei, che bolla l’uscita come parte di una mera “strategia processuale”: “La rinuncia di Moretti era prevedibile di fronte allo sconto esiguo di pena che gli deriva da questo atto, che tuttavia deve essere compreso se si rinuncia alla prescrizione di tutti i reati o solo dei due prescritti. La nostra richiesta di rinuncia era rivolta a tutti i manager
pagati con soldi pubblici”.