FIRENZE – “Domani noi aspettiamo soltanto questa fatidica firma del ministero dei Beni e delle attività culturali, anche oggi non ci è pervenuto alcuno tipo di novità dal punto di vista delle procedure, tutti gli enti hanno dato i loro pareri ed i pareri sono tutti positivi tranne i Comuni che tutti conoscono che invece hanno dato un parere negativo”. A dirlo è il sindaco di Firenze Dario Nardella, alla vigilia della riunione della conferenza dei servizi sull’aeroporto di Firenze cui parteciperà domani.
“Anche il Comune di Signa ha modificato la propria posizione dando un parere positivo” ha ricordato Nardella, ribadendo che “non c’è più nessun alibi per bloccare questa procedura che ormai è completata”. A proposito delle ultime polemiche del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli sulla nuova pista dell’aeroporto di Firenze, Nardella si è detto convinto di non aver “mai visto Toninelli a Firenze, credo che non conosca per niente questa città, soprattutto non abbia mai parlato con i fiorentini”. Quelle di Toninelli, ha aggiunto, “sono dichiarazioni estemporanee, che vanno anche valutate con molta attenzione dal punto di vista delle ripercussioni che possono avere sulla società che gestisce l’aeroporto e poi sono dichiarazioni che non tengono conto della città di Firenze”.
Al governo e alla possibilità di rinviare la questione aeroporto alla decisione del Consiglio dei ministri guarda invece il fronte dei contrari alla realizzazione della nuova pista: i Comuni di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Prato, i comitati dei cittadini della Piana, la Cgil Toscana e Firenze, ma anche le associazioni ambientaliste come Legambiente. “Un progetto sbagliato, che cancella la prospettiva del Parco delle Piana e di uno sviluppo sostenibile per un territorio a favore di un’opera voluta dalle categorie economiche ma mai discussa con i territori e i sui residenti” ribadisce stamani a Novaradio Fausto Ferruzza, presidente toscano di Legambiente, che però non lesina critiche alla posizione fin qui tenuta dal ministro e dal M5s: “Anziché post su facebook, si abbia il coraggio di atti formali che rimettano in discussione il progetto, e coinvolgano le popolazioni interessate, magari ”
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