TOSCANA – Le città hanno bisogno di aria pulita: è ancora una volta Legambiente a dircelo con il suo dossier Mal’Aria 2019 – “La mobilità urbana al centro del risanamento”, il rapporto sull’inquinamento atmosferico nelle città italiane.
Nell’analisi portata avanti come Legambiente nelle campagne annuali “PM10 ti tengo d’occhio” e “Ozono ti tengo d’occhio”, che monitorano l’andamento giornaliero dei capoluoghi di provincia si è tenuto conto delle stazioni di fondo urbano e di traffico di ogni città, che per legge, dovrebbero essere quelle che risentono prevalentemente dell’inquinamento prodotto dal traffico urbano.
Dal rapporto emerge un bilancio fatto di luci e ombre per la Toscana, anche se è indubbio che il trend decennale segnala miglioramenti assai consistenti, specie sulle polveri fini. Tra le “note dolenti”, invece, alcuni i dati sulle polveri fini nella Piana Lucchese e il biossido d’azoto nella Piana Fiorentina. Preoccupano anche gli alti valori di ozono, ad esempio a Grosseto, in quanto questi sono spesso un primo “segno” di altri tipi di inquinamento, ha spiegato Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana.
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