FIRENZE – La giorno evidenziato in rosso, anzi di tutti i colori dell’arcobaleno, è il 6 luglio prossimo: questa la data ufficiale del Toscana Pride 2019 in programma a Pisa , comunicata dalle organizzatrici e gli organizzatori della manifestazione dell’orgoglio Lgbtqia+* (lesbico, gay, bisessuale, transgender, queer, intersessuale e asessuale)
Dopo Firenze nel 2016, Arezzo nel 2017 e Siena l’anno scorso, il Pride torna sulla costa, in una città governata dal centro-destra che negli ultimi mesi è stata al centro delle polemiche sul tema dei diritti – quelli della donne della battaglia contro la violenza di genere con il caso dell’assessore Buscemi, o quello del diritto di culto con la vicenda della moschea (che il Comune vuole stoppare con una variante urbanistica ad hoc), fino all’idea di realizzare alle porte della città, a Coltano, il centro regionale per il rimpatrio dei migranti.
Migliaia di persone attese per quest’edizione, che celebrerà tra l’altro una doppia ricorrenza: i 40 anni dal primo corteo del Movimento omosessuale italiano che si tenne proprio a Pisa nel 1979, e il 50esimo anniversario dei Moti di Stonewall (1969) che segnarono l’origine del “gay pride”. La parata che attraverserà le vie del centro di Pisa sono attese migliaia di persone provenienti da tutta la regione e da tutta Italia.
“La nostra sarà una piazza femminista, antirazzista e antifascista – dichiarano le organizzatrici e gli organizzatori – perché le nostre rivendicazioni viaggiano insieme a quelle dei movimenti delle donne, delle persone migranti e di tutti quei soggetti che in questo momento storico stanno subendo pesanti attacchi ai diritti. Ci aspettiamo una grande partecipazione una risposta collettiva da parte della società civile a chi vuol farci arretrare sulla strada dei diritti “.