FIRENZE – E’ morto la notte scorsa Silvano Sarti, il partigiano ‘Pillo’, a lungo presidente dell’Anpi di Firenze. Nato a Scandicci (Firenze) nel 1925, era entrato giovanissimo nelle milizie partigiane.
Già nel 1940, Sarti – allora giovane operaio in un calzaturificio – si avvicina al Pci clandestino e inizia a svolgere attività di raccolta fondi da distribuire alle famiglie degli antifascisti arrestati (il soccorso rosso).
Nel 1944 partecipa alla lotta di Liberazione nella SAP: dopo la guerra, si impegna impegnano nella ricostruzione della Camera del lavoro Cgil di Firenze. Prosegue l’impegno sindacale nella sua azienda e negli anni ’60 è segretario provinciale dei lavoratori del tessile e dell’abbigliamento, negli anni’70 segretario nazionale dei calzaturieri.
Negli anni più recenti si era distinto per l’impegno nell’Anpi – di cui era presidente onorario dopo aver guidato a lungo l’associazione – soprattutto nel diffondere la memoria e i valori dell’antifascismo e della lotta artigiana in particolar modo con i giovani , con incontri nelle scuole e eventi pubblici. Recentemente aveva più volte avvertito del rischio di rigurgiti fascisti ed espresso la sua preoccupazione per il diffondersi di sentimenti di intolleranza e razzismo.
“Un vuoto incolmabile – ha detto stamani il sindaco Dario Nardella – Silvano non ha mai smesso di essere giovane, amava stare con i ragazzi, non perdeva occasione per parlare e raccontare, quasi come se avesse paura di perdere il fiato per raccontare cosa ha visto e cosa ha vissuto. La voce che Silvano non ha più dobbiamo averla noi”.
Cordoglio della Cgil Toscana, di cui Sarti è stato militante e dirigente: “Un patrimonio della Toscana e del paese, non ti dimenticheremo” il commento di Dalida Angelini. “Uno di noi, da prima di noi – le parole di Paola Galgani, segretaria della Camera del lavoro di Firenze – grazie Silvano, continueremo a batterci per gli stessi ideali che ti hanno animato tutta la vita”.