FIRENZE – 1,7 milioni di visitatori per il 2018, e un aumento di 300 mila negli ultimi tre anni, ma anche un nuovo allestimento della collezione – tra cui il restauro della sala del Colosso – l’apertura alla città con eventi e incontri, l’ordinanza a tutela dell’immagine del David. Questo il bilancio tracciato da Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia, riguardo ai tre anni appena trascorsi del suo mandato, iniziato nel 2015 e in scadenza quest’anno.
“Quando sono arrivata ho trovato un museo bisognoso di adeguamenti amministrativi e strutturali, in cui unico richiamo era il David – ha detto la direttrice – oggi il museo è a norma e riorganizzato, aperto ai cittadini”. Ascolta >>
“Se dipendesse da me – ha aggiunto – vorrei restare a Firenze, ma dobbiamo aspettare la decisione del ministero. Di cose da fare ce ne sono ancora tante, finora è stata una sfida, ma sono convinta che riusciremo a fare ancora tantissimo”.
Per il futuro il progetto è ampliare gli spazi museali alla vicina Accademia di Belle Arti, con cui nel frattempo si rafforzeranno le collaborazioni. In cantiere anche un progetto per un nuovo ingresso al museo che sarà presentato prossimamente e che vedrà anche la nascita di un nuovo logo, di nuove didascalie con modelli per ipovedenti e una nuova segnaletica. Tra i primi appuntamenti del 2019 la mostra “Nuove acquisizioni dal 2016 al 2018”, che aprirà al pubblico il 22 gennaio, dedicata alle nuove opere che in questi tre anni hanno arricchito la Galleria dell’Accademia: dalle acquisizioni ai ritorni di opere rubate. Tra gli eventi anche il ‘viaggio nell’Italia dei musei statali attraverso il racconto dei suoi direttori’ ogni primo lunedì del mese, il ritorno della rassegna ‘Voci fiorentine’ che coinvolge personaggi noti di Firenze e la mostra, in programma per gennaio 2020, ‘I busti di Michelangelo di Daniele da Volterra’.