FIRENZE – Nella battaglia annunciata contro il Dl Salvini dai sindaci, Firenze rimane a metà del guado: non disapplicazione della legge, ma ricerca di soluzione per impedire che centinaia di richiedenti asilo rimangano per strada dopo essere espulsi dai centri di accoglienza (Cas).
“A Firenze – ha detto oggi il sindaco Dario Nardella – non violeremo alcuna legge ma apriremo un tavolo con il mondo del terzo settore, del volontariato del lavoro e delle istituzioni, in attesa che si apra una vertenza vera nazionale non per sospendere la legge ma riscriverla in molte sue parti”.
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“Firenze ha un suo modello che coniuga legalità e accoglienza” ha spiegato Nardella: “Il decreto Salvini crea insicurezza perché produce più clandestinità. I numeri per la provincia di Firenze sono molto seri, allarmanti. Si parla di quasi il 50% dei richiedenti asilo che sono attualmente nelle strutture. Subito dopo l’Epifania al tavolo che riuniremo cercheremo di trovare le soluzioni e le risorse per dare a queste persone che rischiano di morire per strada o finire nelle mani della criminalità”.