FIRENZE – “Ho dedicato 50 anni di carriera a trasformare la performance in un’arte a pieno titolo, una delle più note e diffuse, riuscendo finalmente a farla entrare in un museo: è la mia eredità. Guardare Tiina eseguirla è stata una grande emozione, mi è venuto da piangere”. Lo ha detto oggi a Palazzo Strozzi Marina Abramovic ospite per la conclusione di ‘The house with the ocean view’, la sua performance, replicata dal 4 al 16 dicembre all’interno della retrospettiva The Cleaner.
La performance, eseguita per la prima volta dalla Abramovic a NY nel 2002, era stata replicata quest’anno a Bonn, e ora a Firenze dalla ‘reperformer’ finlandese Tiina Pauliina Lehtimaki, che è rimasta 12 giorni in silenzio e a digiuno in tre stanze aperte a favore di pubblico. “Questa performance è nata un esperimento di purificazione, per ritrovare l’essenza della vita ed ha funzionato, tanto bene che ad oggi è stata replicata tre volte” ha aggiunto l’artista. Ascolta >>
La retrospettiva dedicata a Marina Abramovic, i programma fino al 20 gennaio 2019, nei primi 87 giorni ha già all’attivo 115 mila visitatori, di cui il 70% donne. “Nei 12 giorni di performance hanno visitato la mostra 18.000 persone, un successo sotto tutti i punti di vista” ha detto Arturo Galansino direttore della fondazione, che anche nel 2019 omaggerà una donna con una mostra dedicata a Natalia Goncharova. Ascolta >>
“Questi 12 giorni – ha raccontato Tiina Lehtimäki – mi sono sembrati un unico lungo giorno, in questa stanza si riceve una grande quantità di energia, si riceve amore e si ricevono lacrime e tutte e le emozioni che ci sono tra queste due. Non mi sono mai sentita sola, l’energia che c’era rimaneva con me anche di notte e ripartiva con il pubblico il giorno dopo”.