FIRENZE – In Toscana “l’unico aeroporto strategico è quello di Pisa”, mentre quello di Firenze ha “una vocazione naturale come city airport”, e sarà fatto un nuovo piano nazionale degli aeroporti.
Dopo le dichiarazioni sulle intenzioni del M5s riguardo al masterplan di Peretola è il capogruppo pentastellato in consiglio regionale Giacomo Giannarelli, consigliere regionale del M5s, che ha esposto il piano: “rallentare” l’iter per l’approvazione dell’ampliamento e della nuova pista di Peretola, che pure è già incardinato nella conferenza dei servizi, mettere in sicurezza il Vespucci con l’allungamento della pista attuale, sviluppare il Galilei di Pisa magari con la terza pista d’atterraggio, e potenziare i collegamenti su ferro Firenze-Pisa.
Per essere attuato, però, sarà necessario cambiare le regole il piano nazionale aeroporti, in base al quale la competenza sugli scali spetta a Enac. Disegno che ha già fatto infuriare, non solo il sindaco di Firenze Dario Nardella – che ieri è tornato a tuonare che “Firenze non tollera di farsi mettere i piedi in testa e andrà avanti su questa battaglia per la pista dell’aeroporto” – ma anche la Camera di commercio fiorentina, che ieri con il pesidente Leonardo Bassilichi ha prospettato u’azione legale per il risarcimento dei danni per il mancato sviluppo.
Toscana Aeroporti da parte sua bolla le affermazioni del M5s sull’insicurezza del nuovo masterplan – che non risolverebbero i problemi legati alle cancellazioni per nebbia e non assicurerebbe la monodirezionalità della pista – come fake news, e minaccia di ricorrere alla Consob se ci saranno ripercussioni negative sul titolo dell’azienda in borsa.