FIRENZE – La corte di appello di Firenze, riformando la sentenza di primo grado, ha assolto i fratelli Lucia Aleotti e Alberto Giovanni Aleotti, figli del fondatore dell’azienda Sergio Aleotti nel processo Menarini dove erano imputati di riciclaggio.
I due erano stati condannati rispettivamente a 10 anni e mezzo per riciclaggio e corruzione e a 7 anni e mezzo per riciclaggio dal Tribunale di Firenze. Secondo l’accusa, che in appello aveva chiesto per entrambi a 9 anni per riciclaggio, i due insieme al padre avrebbero messo in piedi un sistema che premetteva all’azienda, tramite l’acquisto da società estere dei principi attivi, indebiti guadagni sul prezzo finale dei farmaci, configurando la fattispecie di truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale.
Nella sentenza, la corte di appello di Firenze ha disposto la restituzione agli Aleotti di tutte le somme sequestrate a fini di confisca nell’inchiesta: furono all’inizio 1,2 miliardi di euro di cui oggi, chiuse tutte le pendenze tributarie, residuavano circa 700 milioni di euro.
“Siamo felici di questa decisione della Corte d’Appello di Firenze che ha assolto Lucia Aleotti e Alberto Giovanni Aleotti rispetto a tutti i capi d’imputazione” si legge in una nota aziendale diramata poco dopo la sentenza. “Sono trascorsi moltissimi anni dall’inizio di questa dolorosa vicenda, ma finalmente il Giudice ha riconosciuto l’estraneità degli azionisti di Menarini dai fatti per cui erano accusati ingiustamente”.