FIRENZE – Una riflessione tra scienza e magia sul rapporto tra arte, vita e spettacolo. È “Giovanni per campare digiunava” lo spettacolo che i Gogmagog portano in scena in prima nazionale al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci da domani al 28 novembre.
Il titolo riprende il modo ironico, in voga a fine ’800, di descrivere la strana e bizzarra attività di Giovanni Succi, il più grande “artista della fame” del suo tempo. Nato a Cesenatico nel 1850 e morto a Scandicci 100 anni fa, nel 1918, durante la sua carriera artistica Succi ha compiuto imprese memorabili. Nel 1886 a Parigi digiunò per 30 giorni consecutivi. Nel 1888, quando replicò quella sua “performance” a Firenze, si sottopose anche ai controlli medici dell’equipe del prof. Luigi Luciani, uno dei più importanti fisiologi dell’epoca, per garantire la serietà e il rigore dell’esperimento. A partire dal 1898 fece a Torino vari spettacolari digiuni: uno di 50 giorni e un altro addirittura di 66, nel quale perse ben 20 chili.
Lo spettacolo è ideato e scritto da Virginio Liberti con la regia Tommaso Taddei si alimenta degli esiti di un lungo laboratorio con oltre 90 ragazzi degli Istituti superiori scandiccesi Russell Newton e Sassetti Peruzzi, impegnati, tra l’altro, nella lettura/approfondimento di Un digiunatore di Franz Kafka, nonché nell’analisi storica di Giovanni Succi. Il progetto è a cura di Stefano De Martin.
Accompagnano la pièce il libro Vivere di fame ovvero Fame di vivere e l’omonima mostra fotografica alla Biblioteca di Scandicci, aperta fino al 1° dicembre.
>> Ascolta l’intervista a Tommaso Taddei, ospite di News Box <<