TOSCANA – Nel 2017 aumenta la quota della popolazione nella fascia della povertà: anche se il livello rimane al di sotto della media nazionale, si conferma però il fenomeno di “cronicizzazione” delle situazioni di maggiore difficoltà.
A dirlo sono i rapporti sulla povertà in Toscana elaborati in modo autonomo da Regione Toscane Caritas Toscana, e presentati per la prima volta insieme oggi a Firenze. In base ai dati del dossier Caritas, le persone aiutate dall’associazione nel 2017 sono state 24.836, in crescita del 7,7% rispetto al 2016; inoltre le situazioni di “povertà cronica”, cioè note da oltre 6 anni, sono state più delle nuove situazioni di povertà, sia in valore assoluto in termini percentuali.
Le situazioni di sofferenza economica grave sono associate in larga parte alla mancanza di lavoro (nel 70% dei casi) e alla presenza di uno o più figli minori a carico, ma per gli italiani conta molto anche il basso titolo di studio (la cosiddetta “povertà educativa”). Dati confermati anche dall’annuale ricerca dell’Osservatorio sociale regionale, secondo cui 62.000 famiglie e 143.000 persone – di cui l’11% stranieri – sono in povertà assoluta: un dato pari al 3,8% (contro il 7,3% della media italiana).
“Le povertà che il Rapporto racconta appaiono fortemente plurali – ha detto il delegato Caritas Marcello Suppressa – e necessitano sempre più di risposte differenziate”.
“Regione e Caritas Toscana da anni sviluppano insieme percorsi comuni e un costante confronto e scambio di buone pratiche tra operatori pubblici e del privato sociale per fronteggiare la povertà, sconfiggere esclusione e marginalità” ha commentato l’assessore regionale Stefania Saccardi, illustrando i diversi fronti su è impegnata la Regione nel contrasto della povertà.