TOSCANA – Dal profilattico alla pillola fino alla RU486, ma anche spermicidi, spirale e cerotto transdermico, a patto che si rivolgano ai consultori. Sul fronte della tutela della salute sessuale dei più giovani, la Regione Toscana decide di allinearsi al gruppo delle regioni più avanzate su questo terreno (Emilia, Lombardia, Puglia), con un piano che prevede anche l’intensificazione dei programmi per l’educazione alla salute e le campagne nelle scuole, e azioni mirate per le donne (anche over 26) che sono dovute ricorrere a procedure abortive.
A distribuire gratuitamente contraccettivi saranno i consultori e gli ambulatori ostetrico-ginecologici delle Asl, ma anche la rete delle farmaci se in possesso di una prescrizione medica o di un piano terapeutico di durata annuale.
Una scelta, quella dei contraccettivi gratuiti per i più giovani, voluta dalla giunta anche sulla base dei risultati del rapporto Edit recentemente presentato, in cui risulta che tra gli adolescenti toscani il 41% ha avuto un rapporto sessuale prima dei 19 anni, ma solo il 56% di questi usa il profilattico. Il calo di attenzione alla prevenzione emerge anche dal fatto che il 76% dei nuovi casi di Hiv deriva da rapporti sessuali, ma i contagiati rimangono ignari della loro malattia finché non diventa Aids conclamata.