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Strage di Viareggio, udienze al via a febbraio 2019

today13/11/2018

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FIRENZE – E’ cominciato stamani davanti alla terza sezione penale della corte di appello di Firenze il processo per la strage ferroviaria di Viareggio che il 29 giugno 2009 costò la vita a 32 persone per l’esplosione del gpl fuoriuscito da un vagone cisterna deragliato alla stazione viareggina.

Tutti assenti i 23 imputati, tra cui anche Mauro Moretti –  attualmente a capo di Leonardo-Finmeccanica e condannato in primo grado 7 anni in qualità di amministratore delegato di Rfi – e il suo successore Michele Mario Elia (condannato a 7 anni e 6 mesi. Tra gli imputati non figura più dirigente di Trenitalia Salvatore Andronico, ucciso col figlio il 21 ottobre scorso dal vicino di casa a Sesto Fiorentino.

Numerosi gli avvocati difensori e di parte civile (oltre settanta sono quelle costituite) presenti in aula. Nutrita anche la presenza di cittadini di Viareggio insieme ai familiari delle vittime, arrivati in auto e con un pullman. Il collegio ha annunciato un calendario serrato a partire da febbraio 2019.

I capi di accusa contestati a vario titolo sono disastro ferroviario, omicidio colposo, incendio colposo, lesioni plurime. Questi ultimi due rischiano di prescriversi nel corso del processo, tanto che l’associazione ‘Il Mondo che vorrei’ ha chiesto agli imputati di rinunciare alla prescrizione e ha allestito uno stand informativo distribuendo volantini sulla vicenda della strage.

La prima udienza del processo di appello di Firenze sulla strage ferroviaria di Viareggio si è aperta con una camera di consiglio del collegio per decidere sull’ammissione o meno delle telecamere in aula. Il presidente Paola Masi e i giudici a latere Anna Favi e Giovanni Perini hanno deciso di non ammettere fotografi ed operatori tv, contro il parere dei pm e dei legali di parte civile.

Altra questione affrontata, la richiesta delle difese degli imputati di annullamento della sentenza di primo grado a Lucca per la presenza nel collegio giudicante anche di magistrati che hanno svolto la loro attività a Viareggio. Il sostituto pg Luciana Piras ha definito “eccezione infondata” ed “eccesso di scrupolo di difesa” la richiesta, nonché ha evocato l’istituto “della legittima suspicione, che ha segnato – ha detto – una delle pagine più tristi della storia giudiziaria”. La corte si è riservata ogni decisione sulle questioni preliminari alle prossime udienze.

“Il processo”, ha detto il presidente Masi, “risolte le questioni preliminari, sarà poi organizzato ‘a blocchi’, a temi”. Il calendario prevede la prossima udienza il 19 dicembre e, a seguire, il 21 e 23 dicembre. Udienze serrate, poi, ogni lunedì, martedì e giovedì del mese, a febbraio e marzo 2019.

Scritto da: Redazione Novaradio


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