FIRENZE – La Toscana, con 2.138 infrazioni accertate nel 2017 vede la crescita dei reati contro l’ambiente, e da anni è ormai stabilmente al 6/o posto in Italia, prima tra le regioni del centro-nord, nella poco invidiabile classifica stilata dal rapporto sulle “ecomafie”: l’approvazione della legge 68/2015 sugli ecoreati, per fortuna ha però permesso di rafforzare le pene pecuniarie per chi danneggia l’ambiente e introducendo alcune fattispecie di rilevanza penale, e costituisce un potente elemento non solo di contrasto ma anche di deterrenza a disposizione delle amministrazioni pubbliche di fronte ad abusi e illeciti.
“In Toscana finora non si registrano casi gravi come il disastro ambientale o il traffico di sostanze radioattive, ma bisogna tenere alta l’attenzione” a detto il presidente regionale di Legambiente Fausto Ferruzza. >>> Ascolta
Se ne è parlato nel corso di un seminario organizzato da Regione Toscana, Anci Toscana, Legambiente Toscana cui hanno preso parte diverse decine tra amministratori locali, funzionari pubblici, agenti delle forze dell’ordine e delle polizia municipali. “La partecipazione a questi incontri è in costante crescita, e questo è un segnale positivo” ha osservato l’assessore alla legalità Vittorio Bugli, presente all’incontro. >>> Ascolta